Esercizi di scioglimento degli arti inferiori
Videolezioni di Stefano Moriggi

Prima o poi succede a chiunque inizi la pratica dello yoga di dover affrontare posizioni a gambe incrociate e soprattutto, una volta assunte queste risultino comode e facili da mentenere, e tra le tante, sicuramente la posizione del loto richiede del tempo per essere padroneggiata.
Padmasana è l’asana da seduti per eccellenza, ma non è per tutti, è forse tra le posizioni più difficili da assumere per  noi  occidentali abituati a sederci su sedie e poltrone a differenza degli indiani che vivono sostanzialmente seduti a terra.
Per padroneggiare queste posizioni è necessario un allenamento graduale senza forzature.

Il termine “asana” indica una posizione comoda e stabile. Queste posture una volta acquisite hanno il duplice scopo di mantenere un equilibrio psicofisico ottimale, eliminado tensioni e rigidità presenti nel corpo e nella mente.
Questi due aspetti sono collegati tra loro e si influenzano a vicenda: le rigidità mentali hanno una controparte fisica e le tensioni fisiche hanno una controparte mentale.

I Consigli che vengono dati ai principianti sono sicuramente di evitare forzature, poichè una pratica sbagliata potrebbe rivelarsi talvolta problematica per i legamenti le cartilagini e il menisco.
Quindi il primo consiglio è che se senti dolore devi imparare a riconoscere questo limite concedendoti una pausa, rispettando così le possibilità del tuo corpo in quel preciso momento.
Un’altro importante consiglio è di adottare una respirazione corretta e che accompagni ogni movimento.

Prima di affrontare la posizione del loto dovresti esercitarti nella posizione semplice, la posizione siddhasana e nel mezzo loto.
Ricorda… solo la regolarità rende perfetti.